venerdì 9 gennaio 2009

Trivial Pursuit

Un giorno piovoso del 1979 due giornalisti canadesi, Scott Abbott e Chris Haney, dopo una discussione nata durante una partita a Scarabeo, inventarono un gioco da tavolo in cui misurare le proprie nozioni. Lo chiamarono "Trivia Pursuit". La moglie di Haney suggerì poi di chiamarlo "Trivial Pursuit" e quello fu il nome definitivo.

Giocato su una tavola con il disegno di una ruota da un numero di giocatori compreso tra 2 e 24, vede i partecipanti muovere il loro pezzo sui segmenti della ruota rispondendo correttamente ad alcune delle 6000 domande casualmente pescate dalle 1000 carte. Le domande sono divise in sei categorie: spettacolo, geografia, storia, arte e letteratura, sport, natura e scienza. Scopo del gioco è quello di raggiungere il livello più alto nei diversi settori colorati che si possono raggiungere solo occupando un particolare spazio della ruota Allora si ha diritto a un cuneo colorato da inserire nel proprio segnalino. Il primo giocatore che riesce nell'impresa di collezionare tutti i sei cunei, per vincere deve rispondere a una domanda finale scelta dagli avversari.


Haney, il fratello John, Abbott e l'amico Ed Werner fondarono una compagnia raccogliendo 40.000 dollari da 34 investitori e nel 1981 produssero 1.100 scatole del gioco, vendute in poche settimane. Ne realizzarono altri 20.000 e andarono presto esauriti. Il successo del Trivial Pursuit attirò l'attenzione della Selchow & Righter, che nel 1983 lanciò il gioco negli Stati Uniti in grande stile: ne vendette 3.500.000. L'anno successivo riuscì a commercializzarne 20.000.000. Nel decennio incassò un miliardo di dollari e produsse Trivial Pursuit in 18 lingue, realizzando anche versioni speciali: tra le più note Junior, Family, Disney e Guerre stellari. La più romantica, naturalmente, quella dedicata agli Anni '80...

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