venerdì 17 ottobre 2008

Heike Drechsler

La Germania Democratica, riunitasi nel 1990 con quella Federale, sfornò a lungo atleti di ottimo livello - anche, si vociferava, per via del doping di stato.
Non sembrava esserci ombra però dietro una straordinaria macchina da gara, Heike Drechsler, nata nel 1964, che vinse negli Anni '80 per la Germania Democratica e negli Anni '90 per i tedeschi uniti.
La Drechsler era un'atleta versatile e veloce: gareggiava nel salto in lungo e nelle corse veloci. Si fece conoscere ai Mondiali di Helsinki del 1983, i primi disputatisi, vincendo il lungo. Nell'edizione romana del 1987 dovette accontentarsi del secondo posto nei 100 metri e del terzo nel lungo. Due bronzi nei 100 e 200 metri alle Olimpiadi di Seul. Agli Europei vinse l'oro nel lungo e nei 200 metri a Stoccarda nel 1986, vincendo poi la gara preferita, quella del lungo nelle tre edizioni degli Anni 90, a Spalato, Helsinki e Budapest. Anche alle Olimpiadi di Barcellona e Sydney conquisterà l'oro con la nuova maglia della Germania unita.
Nel lungo stabilì due volte il primato del mondo: 7,44 a Bucarest nel 1985 e 7,45 a Tallinn nel 1986, eguagliato il mese successivo a Dresda. A Jena nel 1986 eguagliò il record della connazionale Marita Koch nei 200 metri: 21"71. Quello fu un anno magico per Heike: fu eletta sportiva dell'anno nel suo paese e atleta dell'anno dalla United Press International. Nel 2000 fu inserita tra le dieci atlete tra cui scegliere l'atleta donna del secolo nella classifica della Associazione Internazionale di Atletica Leggera.


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